Apple Watch – prova sul campo
Premessa
Sono da anni un Apple Boy sfegatato ma cercherò, nel possibile, di essere imparziale.
Detto ciò, dopo aver atteso l’uscita dello smartwatch della mela e nel frattempo averne provato di altri produttori (Samsung, Pebble, ecc.), mi decido all’acquisto e procedo tramite Apple Store.
Ovviamente scelgo la versione Sport per due solidi motivi: 1° di tanto in tanto corro e quindi mi serve un dispositivo adatto e 2°, ma non meno importante, il prezzo.
Qui un editoriale sull’ultimo keynote
Unboxing
Mi arriva a casuccia dopo 3 giorni di attesa in un imballo impeccabile. Dentro si trova la mega scatola che contiene, oltre all‘Apple Watch, un cinturino di ricambio ed il cavo usb di alimentazione magnetico ad induzione (sottolineatura viste le modalità di ricarica allucinanti di altri smartwatch tipo Samsung…)
Per prima cosa prendo confidenza con il cinturino che sembra in silicone ma Apple giura essere in fluoroelastomero (tecnicismo per i chimici di CSI). Il cinturino si aggancia in maniera semplice ma sicura senza rischiare di aprirsi inavvertitamente anche sotto forti sollecitazioni.
Ora devo accoppiare (non siate maliziosi, è il termine tecnico) il mio iphone al Watch. La procedura è semplicissima, basta lanciare l’app dedicata su iphone e inquadrare l’orologio con la fotocamera dello smartphone.
Ora i due sono connessi tramite bluetooth e comunicano costantemente, infatti Apple Watch si appoggia (per ora) alla connettività internet dell’iphone per quasi tutte le applicazioni.
Il quadrante
Lo schermo dell’Apple Watch io lo definirei, giusto per un polso di medie dimensioni (io ho preso la versione 42 mm – esiste anche quella da 38 mm più consigliata per donne dal polso piccolo).
Senza entrare troppo in dettagli tecnici, lo schermo è di tipo OLED con una visibilità fantastica anche alla luce del sole diretta e il sistema “Force Touch” che permette a seconda della pressione del dito di far reagire Apple Watch in maniera differente, risponde egregiamente.
Le app
Di default trovo pre installate app per il meteo, per l’allenamento, la musica, le mail, i messaggi e le telefonate, infatti è possibile chiamare direttamente qualcuno dal watch visto che è dotato di altoparlante (non potentissimo) e microfono e che basta premere un pulsante dedicato per accedere ai propri contatti preferiti. In alternativa ci aiuta Siri che risulta fondamentale per effettuare operazioni importanti quali chiamare un contatto, rispondere ai messaggi, lanciare le app, fissare un appuntamento in agenda, ecc.
Qui rimango veramente stupito perchè l’assistente vocale di Apple funziona alla grande e non sbaglia un colpo.
Ora è il momento di lanciare l’app “allenamento” che al primo avvio mi chiede i dati personali (altezza, peso, sesso). Lo smartwatch è dotato di rilevatore di battito cardiaco, oscilloscopio e accelerometro e quindi riesce, durante l’attività fisica, a valutare in maniera precisa le calorie bruciate.
Si può scegliere tra varie attività: corsa outdoor o indoor, idem per la camminata, bici, step.
Per le attività in outdoor la app utilizza anche il gps dell’iphone per una maggiore accuratezza.
Presente su Apple Watch la funzione Handoff che permette di iniziare a leggere un messaggio, una mail sullo smartwach e di proseguire comodamente sull’iphone.
Tra le app da scaricare ho trovato molto comoda Apple remote per gestire la appleTV direttamente dallo smartwatch e Evernote per creare note vocali e non.
Durata batteria
Qui arrivano le note dolenti (ma non troppo).
Giornata piena dalle 7.00 del mattino a oltre mezzanotte senza problemi con 1 h di corsa con GPS attivo, notifiche Facebook, Twitter, Instagram, messaggi, mail, whatsapp, qualche telefonata con vivavoce, al momento di metterlo in carica segnava ancora 10 % di carica residua.