Nonostante Qatar 2022 sia appena iniziato, è già tempo di fare bilanci. Non i soliti che hanno a che fare con le Nazionali che più di tutte le altre si stanno ottimamente comportando, come la Francia, che ha sì perso contro la Tunisia per 1 a 0 ma che era già qualificata per gli ottavi di finale, oppure il Brasile, che superando Serbia e Svizzera si sta già preparando per la fase eliminatoria.
No, per una volta non si parlerà dei più forti quanto dei più deboli, che non solo hanno perso malamente contro le loro rivali ma hanno anche espresso un calcio poco piacevole.
La lista non è poi così lunga come si può pensare, perché i “disastri sportivi” si contano sulle dita di una mano.
Questo perché molte delle Nazionali che sulla carta avrebbero dovuto sfigurare sono riuscite in qualche modo a superarsi – il Giappone è una di queste, considerando che battere la Germania non è da tutti, così come l’Arabia Saudita, che ha messo alle corde niente meno che l’Argentina.
E che dire infine della cenerentola Australia, che ha passato il turno dopo aver battuto la quotata Danimarca? Se il calcio è bello perché può sempre riservare sorprese positive, nel caso delle squadre di cui parleremo tra poco non c’è proprio nulla da salvare, tranne forse il fatto di aver partecipato a questo mondiale.
Il loro è un flop totale
Tra le Nazionali che hanno più deluso nel corso di questo mondiale c’è il Qatar, che ha dimostrato, dopo aver perso contro Ecuador, Senegal e Olanda, di non essere ancora attrezzato per giocare partite di un certo livello. Al di là dei tanti goal presi – ben 7 – e dell’unico gol segnato, ciò che più ha impressionato è la pochezza della squadra allenata da Félix Sánchez Bas.
Tra difesa, centrocampo e attacco non c’è un reparto che si salva; un po’ perché gli interpreti in campo non hanno qualità e un po’ perché le tre linee non sono state disposte in maniera ordinata.
Oltre al Qatar anche il Galles non ha fatto bene, non avendo vinto nemmeno una gara del proprio girone, nonostante i principali bookmaker di scommesse sportive online gli avessero dato maggiori chance di ben figurare rispetto per esempio al Costarica, che con il Giappone ha ottenuto 3 punti.
Questa speranza probabilmente era dovuta al fatto che sul terreno di gioco ci fosse Gareth Bale, non un attaccante qualsiasi ma uno che al Tottenham sembrava il nuovo Di Maria!
Sembrava, appunto, perché negli ultimi anni ha subìto un’involuzione tale da trasformarlo in un ex giocatore. E da ex giocatore si è comportato anche in questi giorni, non incidendo praticamente mai quando chiamato in causa dall’allenatore.
E se si puntasse sulla qualità piuttosto che sulla quantità?
Per evitare di vedere squadre materasso ai mondiali, non sarebbe meglio trovare il modo di far partecipare solo quelle squadre che sanno giocare veramente a calcio?
La risposta è sì; tuttavia, il calcio, sempre più presente nella nostra vita di tutti i giorni, va in un’altra direzione, visto che tra 4 anni le Nazionali partecipanti saranno addirittura 48.