Al suono della parola ‘dipendenza’ la mente va inesorabilmente in direzione degli stupefacenti propriamente detti: sostanze che vanno dalle più pericolose, come l’eroina e le metanfetamine, alle meno temute, ad esempio la cannabis, che, peraltro, nella sua variante light non ha mai mostrato nelle ricerche mediche alcuna tendenza a provocare dipendenza nei consumatori.
Parliamo di prodotti che contengono quasi esclusivamente CBD, una molecola ritenuta non stupefacente dalle stesse organizzazioni internazionali, come ad esempio l’hashish puro di Justbob, shop online specializzato nella vendita di articoli a base di cannabidiolo e, per questo, perfettamente legali.
Ad ogni modo, la dipendenza fisica e psicologica non è legata solo a simili sostanze, ma può essere provocata anche da cause decisamente meno sospette. E la tecnologia ne è un esempio lampante.
Smartphone, computer, tablet: viviamo ogni giorno a stretto contatto con questi e altri strumenti simili che, benché utili, possono fare lo stesso effetto di una sostanza drogante.
Come è possibile, quali sono le dinamiche alla base di questo fenomeno e come può essere arginato?
Ne parliamo nel seguente articolo.
Da cosa è provocata la dipendenza dalla tecnologia?
La dipendenza tecnologica, un fenomeno complesso e multiforme, trova le sue radici in una varietà di cause interconnesse.
Al centro di questa problematica, vi sono i fattori emotivi e psicologici che spingono gli individui verso un uso eccessivo della tecnologia. Questa tendenza può nascere da un disagio emotivo e fisico, dove la tecnologia funge da rifugio momentaneo. Situazioni quali ansia sociale, momenti di stress acuto, problemi familiari o questioni legate all’autostima possono indurre le persone a cercare sollievo nel mondo virtuale, offrendo loro un senso di fuga dalla realtà.
Inoltre, l’accessibilità immediata e la gratificazione rapida offerte dalle nuove tecnologie agiscono come catalizzatori di questo comportamento. I “mi piace” sui social network, ad esempio, possono creare un circolo vizioso di ricerca di approvazione e conferma, alimentando ulteriormente la dipendenza.
La tecnologia, in questo contesto, viene percepita come meno dannosa rispetto ad altre forme di dipendenza, come quelle legate a sostanze stupefacenti. Questo aspetto normalizza l’uso eccessivo della tecnologia, rendendo meno evidenti i segnali di un potenziale problema.
È importante sottolineare che la dipendenza da tecnologia non è semplicemente un risultato dell’uso di dispositivi e piattaforme digitali, ma è piuttosto una manifestazione di problemi più profondi legati al benessere emotivo e psicologico dell’individuo. Riconoscere queste cause è fondamentale per affrontare efficacemente la dipendenza tecnologica, creando strategie di prevenzione e trattamento che mirino non solo a limitare l’uso della tecnologia, ma anche a risolvere le questioni sottostanti che spingono gli individui verso questo tipo di comportamento.
Queste le principali conseguenze della dipendenza dalla tecnologia
L’abuso delle tecnologie digitali comporta un ventaglio di conseguenze che si estendono ben oltre il mero impiego eccessivo del tempo davanti a schermi. Queste ripercussioni, di natura sia fisica che psicologica, delineano un quadro preoccupante che merita un’attenta considerazione.
Sul piano fisico, una delle più evidenti conseguenze è l’aumento del rischio di obesità, dovuto alla sedentarietà prolungata tipica di un uso eccessivo di dispositivi tecnologici. Di conseguenza chi soffre di tale disturbo si espone a tutti i rischi legati all’obesità stessa, tra i quali anche possibili gravi complicazioni al livello del cuore.
Tuttavia, è nel dominio psicologico che le conseguenze diventano più intricate e severe. La dipendenza tecnologica può portare allo sviluppo di disturbi come la depressione, manifestandosi attraverso un senso di isolamento e solitudine. Questo aspetto è particolarmente allarmante, poiché l’interazione virtuale, pur fornendo una forma di connessione, tende a essere più superficiale e meno soddisfacente delle relazioni umane dirette.
Un altro effetto psicologico significativo è l’assorbimento in una realtà fittizia, dove le interazioni virtuali sostituiscono quelle reali, contribuendo a un distacco progressivo dalla vita reale. Questa condizione può deteriorare le abilità sociali e la capacità di affrontare le sfide quotidiane, limitando la capacità di gestire efficacemente le relazioni interpersonali e le responsabilità quotidiane.
Trattamento e gestione della dipendenza dalla tecnologia
Il trattamento della dipendenza tecnologica richiede un approccio olistico e personalizzato, fondato sulla comprensione che il nucleo del problema non risiede nella tecnologia in sé, ma nella relazione dell’individuo con essa. Questa comprensione è cruciale per sviluppare strategie terapeutiche efficaci.
Il trattamento può essere svolto sia individualmente che in gruppo, con percorsi che possono variare dai 12 ai 16 mesi. Questa durata consente di affrontare in modo approfondito le diverse sfaccettature del problema. Al centro di questi interventi c’è la psicoterapia, un processo fondamentale per lavorare su aspetti chiave come l’autostima, l’accettazione di sé, il miglioramento delle abilità sociali e la risoluzione dei conflitti. Questo lavoro personale è essenziale per affrontare le cause profonde della dipendenza e per promuovere un cambiamento duraturo nel comportamento dell’individuo.
Un aspetto cruciale del trattamento è considerare l’ambiente dell’individuo, includendo la famiglia, gli ambienti sociali, lavorativi e accademici. Questo approccio olistico garantisce che tutti gli aspetti della vita dell’individuo siano presi in considerazione, favorendo così una maggiore comprensione e supporto nel processo di recupero.
Come prevenire questo problema alla radice
La chiave per una prevenzione efficace sta nel promuovere un uso consapevole e controllato della tecnologia, anziché un divieto assoluto o una demonizzazione.
Uno dei primi passi nella prevenzione è l’educazione: fornire informazioni accurate e aggiornate sulle potenziali insidie legate all’uso eccessivo della tecnologia. Questo include la sensibilizzazione su come riconoscere i primi segni di dipendenza e su come gestire in modo sano il tempo trascorso online. Inoltre, è importante incoraggiare lo sviluppo di abilità di vita reale e promuovere attività al di fuori del mondo digitale, come sport, arte, attività sociali e volontariato.
Le famiglie hanno un ruolo chiave nella prevenzione, attraverso la modellazione di un uso sano della tecnologia e il sostegno nell’instaurare limiti equilibrati per i membri più giovani. Includere momenti di ‘disconnessione digitale’ nella routine quotidiana può aiutare a stabilire un equilibrio sano tra vita online e offline.
Le istituzioni educative, infine, possono contribuire fornendo programmi che educano gli studenti sui rischi della dipendenza tecnologica e su come navigare in modo sicuro e responsabile nel mondo digitale.