Le app mobile per giocare con i sistemi operativi Android e iOS tramite smartphone possono essere divise in due gruppi: applicazioni free to play e applicazioni a pagamento con acquisti in-app. Le applicazioni free sono totalmente gratuite, senza banner pubblicitari e microtransazioni. Per quelle a pagamento con acquisti in-app, invece, è necessario acquistare componenti specifiche. Ecco in dettaglio come funziona quest’ultima tipologia. Indipendentemente dal sistema operativo utilizzato e dalla piattaforma di download, che si tratti quindi di Play Store per Android o di App Store by Apple, le applicazioni a pagamento con acquisti in-app obbligano il giocatore ad acquistare contenuti extra, servizi aggiuntivi, upgrade oppure un abbonamento. Ovviamente è possibile verificare preliminarmente se l’applicazione contempla o meno questa opzione.
I contenuti extra si distinguono in genere tra 1) articoli consumabili e 2) non consumabili. Nel primo caso (1) il pagamento da parte del player consente di rimuovere gli annunci pubblicitari, sbloccare il gioco completo, aggiornare l’edizione pro e attivare i livelli bonus del gioco. Con pochi centesimi o pochi euro è possibile accedere così nuove caratteristiche del gioco e proseguire ai livelli successivi. In genere, questi articoli vengono acquistati una sola volta, poi possono essere trasferiti su altri dispositivi associati. Nel secondo caso (2- contenuti non consumabili), le componenti aggiuntive devono essere acquistate di volta in volta, e contemplano, ad esempio, pacchetti di esportazioni in un nuovo formato di file, valute di gioco virtuali, punti vita extra in un gioco, codici che sbloccano altre funzionalità oppure icone speciali che conferiscono maggiori poteri (spade, gemme, oggetti preziosi). Nel caso degli abbonamenti, invece, si paga per accedere a contenuti o servizi specifici per un determinato periodo di tempo (caso tipico è anche quello dei servizi di streaming di video o musica). In genere si tratta di abbonamenti con rinnovo automatico e con frequenza personalizzata di abbonamento (settimanali, mensili, trimestrali o annuali).
Tra i giochi free to play, che in alcuni casi potrebbero presentare inserzioni pubblicitarie sotto forma di banner grafici, ecco Monument Valley 1 e 2, Grand Theft Auto (GTA), The Room, This War of Mine e Super Mario Run (contemplato anche tra le migliori speed run di AGDQ 2023). Tra i giochi free to play sotto tutti i punti di vista spuntano invece Doom and Destiny, Geometry Dash, La serie LEGO, Quizoid e Sonny. Prima di scaricare un’app è possibile verificare se offre o meno acquisti in-app, in modo da evitare la fastidiosa sorpresa di scoprire solo in un secondo momento, magari proprio quando il gioco comincia a piacere, che è necessario acquistare componenti o servizi aggiuntivi. In genere, come accade con Google Play Store, tale funzione è indicata vicino al prezzo o al pulsante Installa. Stesso meccanismo per le app di gioco online, che consentono di divertirsi ai giochi di carte o ad altri tipici delle sale da gioco, ma a pagamento. L’app è gratuita in termini di download, ma per effettuare le puntate di gioco occorre pagare con soldi reali, sebbene molto spesso vengano offerte specifiche promozioni, come i Bonus Casino 2023, che nel rispetto di Termini e condizioni, permettono al player di divertirsi senza intaccare il portafoglio.
In base al tipo di sistema operativo è possibile evitare l’acquisto involontario o non autorizzato delle componenti aggiuntive. Chi utilizza Android può richiedere una password o l’autenticazione per gli acquisti in maniera tale che per effettuare un acquisto sarà necessario inserire alcune informazioni sul dispositivo. Chi utilizza iOS può utilizzare la funzione Tempo per impedire acquisti involontari o non autorizzati attraverso una password che disabilita parzialmente o totalmente la transazione. Il modo migliore per settare correttamente le impostazioni è consultare con attenzione le pagine dedicate (support.google.com o support.apple.com) che indicano step by step tutte le procedure per disattivare le operazioni di acquisto involontario.