L’epidemia di coronavirus e il conseguente lockdown hanno colpito duramente l’economia mondiale. Anche nel settore degli smartphone, la crisi si è fatta sentire con perdite consistenti in ogni paese. Nel primo trimestre, in Italia, le vendite sono state in calo del 21% su base annua. Secondo gli analisti di Counterpoint, si tratta del risultato peggiore tra tutti i paesi europei.
A risentire maggiormente della crisi, sono state le aziende: Samsung, con il 39% del mercato in calo e a seguire Huawei e Apple con un deficit del 20%.
Stando ai ricercatori, da gennaio a marzo le vendite di smartphone in Europa sono diminuite del 7%.
In Europa Samsung mantiene comunque il primato, ma la sua quota di mercato è scesa dal 31 al 29%.
Apple cresce e scavalca Huawei piazzandosi al secondo posto con il 22%. Mentre Huawei scende dal 23 al 16% scivolando appunto in terza posizione.
Le vendite di Huawei sono diminuite del 43%, ma la causa principale resta la restrizione applicata dagli Usa che continua a essere sonora.
Col calo europeo di Huawei, a guadagnare terreno è Xiaomi, l’azienda cinese che si è imposta prepotentemente nel mercato mondiale, difatti, registra una crescita del 145% nel primo trimestre e un aumento della sua quota di mercato in Europa dal 4 al’11%. In aumento anche il brand Oppo dall’1 al 3%.
Riguardo ai mercati principali(in cui rientra anche l’Italia), il Regno Unito ha subito un calo dell’8%, in testa c’è Apple, con un solido 49% di market share; Samsung è al 23% e Huawei al 10%.
In Germania la flessione è stata dell’11%. Sul podio c’è Samsung (35%) davanti a Apple (32%) e a Huawei (13%).
In Francia le vendite di smartphone sono diminuite del 9%, Samsung detiene il 35%, Apple il 32% e Xiaomi il 13%.
In Russia la flessione è stata minore rispetto agli altri paesi, si conta un calo dell’1%, dove in testa alla classifica delle vendite c’è Huawei con il 33%, seguita da Samsung (19%) e da Xiaomi (18%).