I portali di comparazione sono una delle grandi invenzioni del commercio elettronico, perché offrono visibilità alle aziende, e al contempo permettono a chi vuole acquistare di ottimizzare il rapporto qualità/prezzo, trovando il prodotto desiderato o il servizio migliore al miglior costo.
L’utilità dei compara-prezzi
Secondo un rapporto di Idealo, nel 2022 la tendenza a confrontare articoli e servizi online prima di spendere è aumentata del 63 per cento, con motivazioni attribuite alle informazioni sulle consegne e sulle spedizioni, ma anche alle offerte elencate, alle descrizioni dei prodotti e alla lettura delle recensioni abbinate. Non solo: per il 39 per cento del campione è utile anche attivare le notifiche, per sapere quando il prezzo di un prodotto diminuisce oppure quando viene lanciata un’offerta speciale.
Foto di cottonbro studio
Se ormai tutti gli acquirenti digitali conoscono il funzionamento dei portali di comparazione – che peraltro è semplicissimo, visto che basta effettuare un search e inserire i parametri desiderati – non tutti invece sono a conoscenza delle dinamiche interne ai compara prezzi, i quali oltretutto esistono in diverse tipologie, a cui sono abbinate strutture, utilità e fonti di guadagno differenti.
Gli aggregatori di offerte
Prima di capire come funziona un comparatore di prezzi e tariffe, e come si realizza dal punto di vista pratico, è utile mettere a confronto le diverse tipologie.
Alcuni compara-prezzi sono chiamati “aggregatori di offerte”: i prezzi dei prodotti praticati dalle varie aziende sono quelli pubblicati sui vari siti/piattaforme di e-commerce, e vengono elencati a seguito di una ricerca. Per questo, nella forma più pura e semplice, i comparatori sono esattamente come dei mini motori di ricerca finalizzati al search dell’offerta migliore, e alla conseguente catalogazione.
I compara-prezzi di questo genere possono riguardare beni e servizi di tutti i tipi, dall’abbigliamento ai casalinghi, dai generi alimentari ai cosmetici. Nei settori più complessi e strutturati, l’elenco dei prezzi e dei costi può essere abbinato a una scheda dettagliata dei prodotti, se non alla recensione di un esperto. Qualche esempio? Il listino di Quattroruote.it per quanto riguarda le caratteristiche dei vari modelli/marche di automobili e i relativi consumi, l’elenco di Komparatore.it in merito a tariffe cellulari e fibra, la lista di Affidabile riguardo ai casinò online autorizzati, con informazioni su bonus, metodi di pagamento, palinsesto, e così via.
Gli esempi potrebbero continuare all’infinito, ma vale la pena di ricordare che alcuni compara-prezzi come Comparasemplice e Segugio.it, oltre ad offrire assistenza per l’attivazione delle utenze, pubblicano all’interno delle proprie piattaforme le aziende partner o i gestori confrontati.
L’affiliate marketing
Questo ultimo esempio introduce un’altra tipologia “ibrida” di comparatori, ovvero quelli che funzionano attraverso il meccanismo dell’affiliazione: questo tipo di formula è tipica di alcune piattaforme di couponing, sullo stile di Groupon.
L’affiliate marketing prevede la pubblicazione di link associati a una data offerta, proposta dalle aziende partner: quando un utente compra un prodotto o un servizio attraverso il link, la piattaforma di affiliazione guadagna una percentuale sulla vendita e non sul semplice click anche senza conclusione dell’acquisto, ed è in questo modo che si sostiene dal punto di vista economico.
Programmi di affiliazione classici sono anche, nel settore dei viaggi, quelli di TripAdvisor, Booking, EDreams, oppure, nel campo di assicurazioni, mutui, prestiti, tariffe telefoniche e Internet, quelli di Facile.it.
Dentro la comparazione: le recensioni
La visibilità delle imprese, dati gli alti volumi di traffico generati da queste piattaforme, è piuttosto elevata, motivo per cui si tratta di una vetrina importante per le aziende che vogliono proporre i propri prodotti o servizi online, tenendo anche conto del ruolo importante che svolgono, in quest’ambito, le opinioni della community, in forma di recensioni.
A questo proposito, se l’azienda è presente o indicizzata all’interno di un portale di comparazione, un elemento importante, oltre alla visibilità, è la possibilità di instaurare un dialogo con i consumatori o gli acquirenti/utenti del proprio prodotto o servizio. In particolare, dopo avere lasciato un feedback, un commento, o una recensione, gli acquirenti, soprattutto nel caso di esperienze negative, apprezzano le risposte dei gestori o titolari, contenenti spiegazioni, delucidazioni, scuse, o altre informazioni.
Oltre ad essere un indicatore di trasparenza verso il consumatore, si tratta anche di accrescere la credibilità aziendale verso i visitatori che leggono la review e che non hanno ancora effettuato una scelta. Anche questo è marketing, e potrebbe alimentare nuove conversioni, dato che i potenziali acquirenti apprezzano sì la qualità del bene o del servizio, ma anche l’onestà di chi vende, e il suo essere collaborativo.
L’ottimizzazione dei feed
I risultati di vendita generati dalla presenza dell’e-commerce all’interno di un compara-prezzi, sono dati che possono essere interpretati e utilizzati per strategie di marketing sempre nuove.
I contenuti e le descrizioni di prodotti e servizi possono essere aggiornati con indicazioni aggiuntive, ad esempio, visto che molto spesso chi naviga non cerca solo il miglior prezzo, ma anche una scheda completa ed esaustiva del bene desiderato. Confrontando dai report i click e le vendite concluse, si può intuire quali sono i prodotti che necessitano di una spinta in più dal lato promozionale o di contenuto della spiegazione, ma anche quali sono i beni che vanno per la maggiore e su cui investire ancora.
Ottimizzare i feed è importante perché ogni buon rapporto commerciale si costruisce anche per tentativi, così da essere certi di intercettare il proprio pubblico di consumatori, anche attraverso le offerte pubblicate nei portali comparatori.