William Holt, vicepresidente e general manager del Technology and Manufacturing Group (TMG) di Intel, ha dichiarato che si dovranno usare tecnologie completamente differenti da quelle in uso ora se si vuole continuare a migliorare i propri processori; Holt ha dichiarato che la tecnologia da adottare non è ancora stata pianificata, ma dovrà essere pronta entro 4 o 5 anni.
Vi sono però due possibili candidate: quantum tunneling e spintronica. Spiega Holt che queste tecnologie, che richiederanno una totale riprogettazione dei nuovi chip Intel, non porteranno particolari benefici in fatto di velocità di clock, ma diminuiranno sensibilmente i consumi delle CPU.
Holt ha parole anche per la Legge di Moore, che è stata rispettata per molti anni ma che negli ultimi tempi sembra diventare sempre più difficile da attuare (il progresso tecnologico non può continuare perennemente allo stesso ritmo): secondo il TMG della casa di Santa Clara essa potrà essere rispettata solo fino al raggiungimento del processo produttivo a 7 nanometri, approssimativamente tra due generazioni.
Ora potrei fare una noiosissima spiegazione sulle differenze tra quantum tunneling e spintronica, ma non è nello stile +Rew: vi basti sapere che la seconda tecnologia potrebbe arrivare presto sul mercato (addirittura il prossimo anno!) con tutti i vantaggi che ne possono derivare.