“Immuni” è un app sviluppata da Bending Spoons.
L’applicazione è stata prescelta dal Governo italiano per il contact tracing dei soggetti risultati positivi al virus.
La motivazione della scelta dell’app “Immuni” (sviluppata in partnership con Jakala e Centro Medico Santagostino) poggia su tre punti fondamentali:
- capacità di contribuire tempestivamente all’azione di contrasto del virus;
- conformità al modello europeo delineato dal Consorzio PEPP-PT (in effetti adottato in parte dall’app).
- garanzie per il rispetto della privacy
Infatti l’app di Bending Spoons è stata scelta anche perché ha escluso un’invasiva soluzione basata su GPS, non in linea con le linee guida europee.
Differenze tra Rintracciamento Bluetooth e GPS:
Con il Bluetooth è possibile tracciare un contatto
Con la tecnologia GPS, si traccia non solo il contatto, ma anche il luogo dove questo è avvenuto.
Come scaricare l’app Immuni (gratis):
L’app potrà essere scaricata, a partire dalla “fase 2”, da Play Store (Android) e da Apple Store (iOS), non sarà obbligatoria e soprattutto il download è gratis.
Il Governo ha precisato che l’app sarà inizialmente sperimentata in alcune regioni, per poi essere adottata a livello nazionale.
Le caratteristiche pratiche dell’app Immuni:
L’applicazione è basata sulla tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE), dunque mantiene i dati dell’utente sul proprio dispositivo, assegnandogli un ID temporaneo, che varierà spesso e verrà scambiato tramite Bluetooth con i dispositivi vicini.
In parole povere, Immuni sarà composta da una parte dedicata al contact tracing (via Bluetooth) e una parte sarà destinata ad ospitare una sorta di “diario clinico” dove l’utente aggiornerà in tempo reale i dati relativi alle proprie condizioni di salute, come la presenza di sintomi riconducibili al Coronavirus.
Come funziona il tracciamento coronavirus:
- Quando uno dei soggetti che ha scaricato l’app risulta positivo al virus, gli operatori sanitari gli forniscono un codice con il quale può accedere alla lista degli ID di altri utenti con cui è stato in contatto (ad un metro di distanza e per un numero sufficiente di secondi), così tutti coloro che hanno scaricato “Immuni” potranno vedere i soggetti potenzialmente contagiati tramite il registro dell’app.
- Dopodiché, a questo punto entra in gioco un algoritmico dei contatti, difatti, per ridurre il rischio di falsi positivi, l’app valuta la vicinanza fra i dispositivi e il tempo di esposizione fra loro e stabilisce un valore di “rischio contagio”, genera così un elenco di persone che saranno avvertite tramite smartphone.
- Il server dell’app quindi invia una notifica ai dispositivi di persone potenzialmente a rischio.
- La notifica ha un messaggio deciso dalle autorità sanitarie e chiede di seguire un protocollo (isolamento, contattare numeri di emergenza per tamponi).
La trasmissione dei dati, stando allo standard del progetto PEPP-PT, cui Bending Spoons aderisce, è cifrata e firmata digitalmente per garantire la massima sicurezza e riservatezza del singolo utente.
App Immuni obbligatoria?
Il Ministro per l’Innovazione Tecnologica ha precisato che la soglia (condivisa anche dal Garante Privacy) di efficacia di tale sistema è l’adozione da parte di almeno il 60% degli italiani. Essendo però uno strumento del tutto volontario e visto il fatto che in Italia non tutte le fasce di popolazione hanno adeguata dimestichezza con gli smartphone, è evidente che il problema principale (che determinerà il successo o il fallimento dell’applicazione) sarà proprio quello di raggiungere questa soglia di adesione. Per risolvere questo problema si sta pensando a misure che incentivino il download
Varie fonti a tal proposito, riportano che la commissione tecnico-scientifica del governo sul coronavirus sta per formalizzare una proposta per rendere l’app quasi obbligatoria.