La digitalizzazione sta trasformando il modo di vivere delle persone e quello di produrre delle industrie. In particolar modo quella dell’automobile, tanto che i più esperti hanno coniato termini come Digital Automotive o trasformazione digitale del settore dell’auto. Oggi, dunque, andremo ad approfondire alcune informazioni relative alle nuove tecnologie provenienti dal settore automotive e agli scenari possibili per il futuro.
Auto e trasformazione digitale: cosa cambia?
Le nostre auto stanno subendo dei cambiamenti enormi a causa della sempre più permanente presenza del digitale. Un binomio, quello automobile-digitale, che funziona e che sta rivoluzionando il modo di concepire il nostro mezzo di trasporto, sia a livello di prodotto finale che di produzione del medesimo. Partiamo dal veicolo, che grazie alle nuove tecnologie digitali sta dimenticandosi della differenza tra hardware e software. Un particolare, questo, che concilia due facce della stessa medaglia. A beneficiarne è il mezzo, con cambi più fluidi, sospensioni adattive e motori molto più prestazionali, nonostante la presenza di cilindrate più basse. Inoltre, le auto sono sempre più connesse alla rete internet, addirittura con la possibilità di trasformarle in hotspot per gli altri dispositivi mobili di cui siamo in possesso. Ma la connessione alle reti 4G e 5G consente altresì di usufruire di una diagnostica dell’auto in tempo reale da remoto, in modo tale da trovare supporto e assistenza in caso di necessità, diminuendo i tempi di attesa e di fermo del mezzo.
Inoltre, IOS e Android possono tranquillamente dialogare con l’auto o via bluetooth o grazie alla connessione cablata, con l’arrivo delle nuove porte USB di tipo C su tutti i veicoli di ultima generazione. Infine, uno sguardo va dato a tutti quei sistemi di guida sicura che la tecnologia digitale garantisce su ogni auto: dal mantenimento del centro della corsia al limitatore di velocità, passando per il cruscotto digitale e il cambio automatico. Anche l’Intelligenza artificiale è prossima a sbarcare in modo massiccio nei nostri veicoli, per quanto già lo faccia tramite l’assistente di parcheggio e i sistemi di controllo vocale, dei quali si fa sempre più parlare a livello di raccolta dei dati dell’utente. A livello di produzione, invece, la digitalizzazione aiuta le fabbriche a diminuire i tempi di costruzione dell’auto, oltre che migliorarne i dettagli grazie all’uso della realtà aumentata, ad esempio. I macchinari sono più evoluti, permettono di risparmiare tempo nelle varie fasi di realizzazione del veicolo e funzionano tramite l’uso di energie provenienti da fonti rinnovabili, con una scelta che sa di ecosostenibilità.
Cosa serve sapere per acquistare un’auto green e smart
Sono due le parole d’ordine che muovono il settore dell’automobile. Dapprima c’è la digitalizzazione, come detto, sia dei processi produttivi che delle auto in sé. Di pari passo c’è la sostenibilità ambientale, che consente alle aziende di produrre veicoli elettrici, ibridi e intelligenti, facendolo tramite macchinari e scelte di produzione che guardano alla salvaguardia del Pianeta. Non è un caso che si sia notato un minor impatto ambientale della catena produttiva affiancato da un efficientamento energetico dei processi di costruzione, con la possibilità di scegliere sempre più fonti di energia rinnovabili come eolico e solare. Ma cosa sta cambiando in termini di acquisto dell’auto? Sicuramente le aziende si stanno tutte muovendo nella medesima direzione, ossia quella della produzione di veicoli a basso impatto ambientale, con emissioni di Co2 vicine allo zero. Primo obiettivo:-55% delle emissioni dell’intera UE entro il 2035, grazie al previsto stop di produzione ad auto diesel e benzina.
Ovviamente questa visione viene interpretata dai vari colossi dell’automotive in modi differenti: c’è chi crede nelle tecnologie di passaggio come le auto ibride o mild hybrid e chi, invece, pensa solo ed esclusivamente all’elettrico come unica via di uscita. Infine, c’è chi prova a capire se ci sia la possibilità di produrre dei carburanti sintetici ecosostenibili.
Quindi, come se ne esce per acquistare l’auto ideale per il futuro? Se si vuole puntare ad un’auto elettrica, dando ragione ai produttori che non pensano più all’esistenza di motori termici a breve, si può acquistare una Abarth o una Peugeot da subito, mentre Audi attenderà il 2033 prima di elettrificare completamente la propria gamma.
BMW, invece, prosegue nella produzione di motori classici o ibridi, riservando, però, le nuove motorizzazioni solo al palcoscenico del full electric a partire dal 2026. Citroen se la prende più comoda, dichiarando che porterà a termine il passaggio in elettrico nel 2030, alla pari della FIAT e della FORD, che punta molto, invece, sull’Ibrido (sia totale che mild), come la Toyota. Insomma, ognuno ha la sua visione e sta al cliente finale decidere se attendere ancora per affidarsi all’elettrico o meno. Certamente per godere a pieno dei vantaggi di un’auto tecnologica e rispettosa dell’ambiente è bene informarsi il più possibile sulle sue funzionalità. In alcuni casi esse possono essere gestite con facilità tramite alcuni strumenti digitali, come l’app di Acea e-mobility, per citare un’opzione. Sicuramente, però, l’auto del futuro sarà totalmente elettrica, con il software che andrà non più ad affiancare ma a mischiarsi letteralmente con l’hardware, per creare un connubio digitale perfetto, sicuro ed ecosostenibile, dato che il veicolo, oltre ad essere ad emissioni zero, durerà anche più a lungo, diminuendo il numero di auto da rottamare.