Finora i giocatori di Pokémon GO hanno avuto la possibilità di cercare Pokémon specifici attraverso le mappe di servizi come Pokevision, Poke Radar o Poke Bliss. La scorsa settimana in un’intervista con Forbes il CEO di Niantic, John Hanke, ha indirettamente dichiarato che pur non essendo tra le loro priorità, era tra le loro intenzioni far smettere di funzionare applicazioni o siti web in grado di tracciare la posizione di vari Pokémon sulla mappa locale. Come reso noto nel subreddit The Silph Road, sembra che la fine di simili “hack” sia arrivata.
Niantic potrebbe aver rimosso il codice nelle API di Pokémon GO che permetteva a Pokevision di funzionare
I tweet sul profilo Twitter di Pokevision sono tutt’altro che chiari, ma fanno intendere che il servizio abbia deciso di rispettare le decisioni di Nintendo e Niantic. Dal momento che era chiaro fin da subito che l’utilizzo di strumenti simili avrebbe violato i termini di servizio del videogioco, sembra ora palese che l’intenzione della software house sia di tentare di renderli permanente non usufruibili.
Hey guys. We wish we had some news for you
At this moment, we are respecting Niantic and Nintendo's wishes.
Will keep you guys posted
<3
— Yang (@PokeVisionGo) July 31, 2016
Sebbene alcuni dichiarino che radar del genere possano rovinare parte del divertimento di Pokémon GO, è vero che migliorano di molto l’esperienza di gioco in zone isolate, dove incontrare Pokémon selvatici in modo casuale non è così semplice. Per ora siamo in attesa di dichiarazioni ufficiali da parte di Niantic, o di eventuali sviluppi della vicenda.