Negli ultimi mesi si è parlato molto di GDPR , il regolamento europeo per il trattamento dei dati personali, volto ad aumentare il livello di privacy degli utenti del World Wide Web. È noto ormai che le grandi aziende trattino i dati personali inseriti in rete come prodotti, alla stregua di un e-commerce. Sorge spontaneo un dubbio: come ci possiamo proteggere dalla diffusione dei nostri dati personali? Per ovviare al problema ci viene incontro Weople. Ma cos’è e, soprattutto, come funziona Weople?
Che cos’è Weople?
Weople è una startup milanese, che si pone come obiettivo la tutela dei dati personali degli utenti del Web. Praticamente, si pone come un filtro tra i colossi che governano Internet e gli utenti, che, spesso ignari delle conseguenze, forniscono una moltitudine di dati. Weople vuole valorizzare questi dati. Come? In modo semplice, ma efficace. Infatti ci permette di richiedere una copia della nostra identità digitale, fornita in un file strutturato e human readable, garantendo così il diritto alla portabilità.
Secondariamente, Weople si pone come piattaforma di marketing, alla quale le aziende possono accedere proponendo prodotti o pacchetti personalizzati agli utenti iscritti alla banca virtuale. Naturalmente, le aziende dovranno comprare il diritto di accesso alla clientela. Questo guadagno verrà, in gran parte (90% ca.), girato su uno dei conti aperti dal cliente, permettendo così di ottenere un guadagno dai propri dati personali.
Come funziona Weople?
Al primo accesso all’app si entra nella procedura di configurazione dell’account, che oltre a richiedere i soli dati personali, richiede l’inserimento di un documento d’identità, che si inserisce tramite foto fronte/retro. Verificata l’identità dell’intestatario, si procede all’inserimento degli account di cui si è proprietari, inserendo solamente lo username e la password. Weople si occuperà al posto nostro della verifica degli account, fornendo dei punti per ogni account aggiunto. I punti servono ad accedere a offerte, più o meno esclusive. I conti si aprono relativamente all’account aggiunto. Di default vengono aperti quattro conti: Social, Carte fedeltà, Account, E-commerce. Ogni profilo aggiunto viene automaticamente classificato in uno dei conti aperti.
Per allargare la community Weople ha adottato la strategia del “codice amico”. Al momento dell’iscrizione viene chiesto di inserire facoltativamente il codice amico, che possiamo aver ricevuto da qualcuno che si è iscritto prima di noi e che, per aumentare i suoi Wecoin (moneta virtuale di Weople) ci ha fornito il codice. A nostra volta, dopo esserci iscritti, possiamo condividere il nostro codice ed esortare i nostri contatti e ad unirsi alla community.
Weople può funzionare?
Sì. Non nego che inizialmente ci possa essere un po’ di diffidenza, ma ritengo che sia proprio la diffidenza degli utenti l’unico ostacolo di questa app. Quando ci vengono proposti dei soldi gratis, è inevitabile, pensiamo sempre di essere stati attirati in una truffa. Ma è proprio qui la differenza: non sono soldi gratis. È un guadagno su un prodotto che noi offriamo e che dovremmo smettere di rendere fruibile alle aziende a costo zero. Chiaramente, perchè questa idea abbia successo, serve la materia prima, perciò: enjoy!
Link Download:
Android: [USA IL CODICE EPET2G6RW9]
https://play.google.com/store/apps/details?id=digital.hoda.weople&hl=it
Purtroppo l’app per iOS non è ancora disponibile, ma ci assicurano lo sarà a breve.
Weople: quanto si guadagna?
“Chiunque può versare i suoi dati, quelli che vuole, su una sorta di conto corrente”.
Silvio Siliprandi, founder e ceo della società
Gli iscritti possono depositare, ad esempio, tutte le carte fedeltà, ma anche aprire una cassetta di sicurezza dei dati social, da Facebook a Instagram, e un caveau dell’account Amazon o della società telefonica con cui si è stipulato un contratto. Un’altra cassetta di sicurezza, invece, è prevista per i dati di Google Android, iOS, una per quelli della carta di credito, una per il conto corrente bancario.
“Non si dà fastidio alle persone con il retargeting, non si inquina la comunicazione, si fanno risparmiare le aziende, che non sprecano budget di marketing su pubblici non interessati. Le info utilizzate, quindi, frutteranno soldi solo ai titolari delle stesse”.
Non è possibile sapere quanto siano remunerative, tutto dipende dalla “appetibilità” dell’user. Chi introduce nel proprio “Conto” 1/2 account non potrà sperare di ricevere tanti gettoni e di conseguenza risultare appetibile alle aziende. Inoltre non tutti gli interessi di una persona valgono uguali.
Il sistema attuale è di INVITARE i propri amici tramite CODICE AMICO, in modo da ottenere 2 Gettoni per iscrizione (facendo un calcolo vi rende di più e più velocemente aggiungere anche un solo account al vostro Caveau, parliamo +15 gettoni rispetto a 7 amici…).
Per ora non ci sono altri sistemi perchè l’azienda non ha raggiunto il massimale di 100.000 utenti per la vendita di dati continui.
Per qualsiasi dubbio vi linkiamo la loro sezione di supporto.
Fateci sapere cosa ne pensate, sia in ottica di Privacy che di progetto! :)