Il 26 agosto debutta la nuova piattaforma di Google dedicata al video streaming incentrata sui videogiochi, YouTube Gaming.
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Un nuovo volto nel mondo dei videogiochi in rete
Disponibile su PC, da browser, e su dispositivi mobili, accessibile tramite l’applicazione per iOS e Android (per ora solo in inglese), YouTube Gaming per quanto riguarda le live offre streaming HTML5, dirette a 60fps con “DVR mode” per rivedere le azioni di gioco in rewind fino a quattro ore passate dalla trasmissione e possibilità di convertire gli streaming in video da caricare sui propri canali YouTube.
“Un punto di raccolta per ogni sorta di contenuto relativo al gaming presente su YouTube”
YouTube Gaming non si ferma soltanto alle live. Google lo definisce come un punto di raccolta per ogni sorta di contenuto relativo al gaming presente su YouTube. Il servizio seleziona automaticamente i video dedicati ai videogiochi sul portale e li categorizza gioco per gioco. Ogni videogame (ne sono presenti attualmente più di 25000) ha una propria pagina, contenente trailer, live, let’s play, video e recensioni.
Il servizio è già in funzione in tutti i paesi dov’è disponibile anche YouTube. Le applicazioni mobile non hanno ancora il supporto multi-lingua e perciò quella per Android è attualmente scaricabile soltanto dagli utenti negli Stati Uniti e nel Regno Unito, anche se verrà a breve pubblicata anche per tutti gli altri stati.
YouTube Gaming visto dalla parte dei creatori
I broadcaster ora non avranno più bisogno di programmare gli streaming in anticipo: basta cliccare su “Go live” per aprirne uno e avvisare tutti gli iscritti. Il sistema di notifiche per le live è comunque separato da quello per la pubblicazione di normali video: il team di YouTube Gaming ha dichiarato di voler tenere le due cose separate da questo punto di vista.
C’è una sezione apposita nel Creator Studio, dalla quale si potrà, oltre a configurare lo streaming, osservare tutte le varie statistiche, quali stato della connessione, numero di visitatori, numero di commenti e altri dati disponibili anche sotto forma di grafici. Le stesse impostazioni possono essere salvate e riutilizzate in più streaming, e lo stesso streaming può essere ripreso più volte.
Le chat su YouTube Gaming non sono basate su IRC (che su Twitch permette agli streamer di moderare le chat tramite de bot), e YouTube non ha ancora un API per le chat nelle live, ma ci sta lavorando e sarà disponibile a breve. Attualmente possono essere moderate sia dagli streamer stessi che da alcuni moderatori scelti.
Content ID, il sistema di YouTube per il blocco della pubblicazione non autorizzata di contenuti sotto copyright, funziona anche nelle live. Quando viene rilevato un contenuto protetto da diritti d’autore, lo streamer riceverà una notifica ed avrà tempo per fermarne la riproduzione. Se l’avvertimento non sarà rispettato, lo streaming verrà chiuso.
Non è cambiato nulla per quanto riguarda le publicità: come precedentemente succedeva nelle live su YouTube ci sono degli annunci pubblicitari skippabili visualizzati al momento dell’apertura, e altri nel corso dello streaming. Ancora non c’è nessun servizio di sottoscrizione a pagamento, anche se il team di YouTube Gaming è fortemente interessato a inserirla.
Il nuovo servizio di Google è un pericolo concreto per Twitch?
Non è difficile immaginare una perdita di utenti di Twitch: molti streamer hanno un account YouTube dove caricano le proprie live, e le funzionalità di YouTube Gaming permetterebbero loro di avere un unico “contenitore” dove pubblicare entrambi.
Ovvimente Twitch non resterà a guardare: “Abbiamo una roadmap a lungo termine molto ambiziosa” annuncia l’azienda “parte di essa sarà svelata nelle prossime settimane e mesi, in particolare al TwitchCon, dove avremo l’opportunità d’incontrarci di persona con alcuni dei nostri partner più prolifici e le loro legioni di fan”.
Non ci resta che aspettare il TwitchCon, il 25 settembre, per vedere quali novità tirerà fuori Twitch e se riuscirà a frenare l’avanzata di YouTube Gaming in un campo dove fino a poco tempo fa non aveva competitori.