Si è conclusa 2 giorni fa la Global Game Jam Trieste 2016 e ora sono qui per raccontarvi come si è conclusa.
Dopo un breve riassunto della prima giornata di Jam Session, i tre jam son riusciti a darsi una “forma”.
I titoli per le tre creazioni son questi:
- This Game is Cool!
- Tempesta
- Inner Light
Clicca qui per la galleria completa dell’evento!
This Game is Cool: HTC Vive e cooperazione VR/Pc.
Parte di questo gruppo abbiamo già avuto modo di conoscerlo: è la StormBorn Studio, ospiti presso il nostro stand alla fiera “Fumetti Per Gioco 2015”. L’idea di questo gruppo parte dalla creazione di un gioco.
Un giovane developer vuole creare un videogioco ma ha qualche “problema” che non riesce a risolvere da solo. Che soluzione adottare? Beh, evocare un developer senior…morto!
Il gameplay si basa sull’interazione del giovane ragazzo (PC Gamer) e lo spirito (HTC Vive), dove quest’ultimo suggerisce al primo cosa recuperare all’interno del gioco per creare il suo, di gioco.
Il VR-gamer è relegato in una sola zona dell’ambientazione mentre il secondo può muoversi liberamente.
Il stile grafico è molto cartoonesco, il gameplay veramente divertente. Dopo qualche minuti di spiegazione, io e la mia redattrice Alessandra Bazzi eravamo presi dal lanciarci mille oggetti addosso, a scagliare il pc gamer di turno tramite il vr dovunque: un gioco estremamente divertente, per grandi risate assieme.
Alla fine del nostro test, dopo aver riempito uno scatolone di vari oggetti, il gioco che avevamo creato era più o meno così: musica classica, per playstation 3, con gordon freeman, in un paesaggio fantasy. Giusto per farvi capire quanto creativa possa essere ogni sessione!
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Tempesta: quando Shakespeare favorisce l’unione contro il VR.
Il loro progetto si basa sul concetto di “Ritual” sotto forma di viaggio/passaggio da un punto A ad un punto B. Un viaggio nella tempesta, ricercata citazione della “Tempesta” di Shakespeare (dedicato ai 400 anni di Shakespeare, da festeggiare quest’anno). Il gioco “Tempesta” si concentra su di una nave, controllata da un gamer dotato di Samsung Gear VR, che deve essere difesa da altri 3/4 giocatori, tutti dotati di smartphone.
VR vs Smartphone…con qualche problema di server.
Abbiamo potuto provare, io e Alessandra, solo la versione VR poichè l’interazione tra VR e mobile non funzionava: problemi di comunicazione tra i gamer. Problemi più comprensibili visto il lavoro fatto in sole 48h.
Il gameplay era leggermente macchinoso e poco intuitivo ma se sviluppato può raggiungere alte vette. In sostanza dovevamo “selezionare” con il visore degli ingredienti, solo quando diventavano dorati, per creare la pozione da lanciare contro la nave. Un lavoro da veri incantatori!
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Inner Light: una maschera tutta sola nel buio.
Questo gioco, sviluppato con Unreal Engine 4 in grafica isometrica, pone l’attenzione sulla “Luce”. Luce che potevamo usare sia per illuminare i dungeon (stanze sempre casuali) molto scuri, sia per uccidere delle maschere cattive (rosse). Il passaggio da una stanza all’altra si rivelava sempre come un “chissà dove finisco”, proprio a causa della randomicità (passatemi il termine) del gioco. Ottimo uso delle luci, delle lens flare e dei riflessi. Il personaggio è molto carino, semplice ma ci si affeziona subito, decisamente!
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Noi siamo stati veramente contenti di aver seguito così da vicino la sezione Triestina della Global Game Jam ma vi rimandiamo comunque al sito generale per poter provare tutti i giochi sviluppati.
Un grazie all’Eigen Studio, ai Cavalieri dell’Esagono e a tutti i ragazzi che hanno partecipato per averci accolto così calorosamente!