É in uscita in questi giorni Homefront The Revolution, sequel di Homefront, sparatutto uscito nel 2011. Questo nuovo capitolo propone una storia leggermente differente, ma sostanzialmente tratta sempre degli Stati Uniti invasi dalla Corea e della lotta di alcuni guerriglieri per la libertà.
Se nel primo capitolo era narrata la storia di un attacco militare in piena regola da parte della Grande Corea (unione delle due Coree e altri paesi sotto il Nord) con tanto di armi nucleari, nel nuovo capitolo si apprende la storia della Apex, azienda informatica liberamente ispirata alla Apple, che, una volta presa la guida della Corea del Nord nella figura del suo presidente, riesce a conquistare gli Stati Uniti attraverso una “missione umanitaria” sul suolo americano. La nazione era in preda alla crisi economica, il Dollaro era svalutatissimo e il debito con la Apex per la fornitura di armamenti era immenso, quindi la Corea si offrì benevolmente di aiutare gli Stati Uniti nella ricostruzione: in realtà il piano era quello di creare una società utopistica, ottenibile soltanto con la strettissima sorveglianza di ogni cittadino.
Nel gioco impersoneremo un ex pilota militare statunitense alleatosi con la Resistenza avversa alla dominazione coreana; si utilizzeranno quindi tecniche di guerriglia per affrontare i nemici, che saranno sempre in numero maggiore.
Homefront The Revolution è uno sparatutto openworld (al contrario del predecessore che era a corridoi) realizzato con il motore grafico CryEngine (Far Cry, Crysis), che fornisce quindi una buona grafica, ma i movimenti e le animazioni non sono state curate particolarmente, risultando quindi piuttosto generiche: sono queste le prime impressioni che si hanno giocandolo. La campagna arriva a circa 30 ore con le missioni secondarie, che possono venir affrontate o meno.
La storia ha acceso la mia curiosità, e la vostra? Potete vedere qui il trailer ufficiale per farvi un’idea sul nuovo titolo Deep Silver.