Il mondo 3D BQ a portata di stampa
Riprendendo l’articolo di poco tempo fa sull’ Openday BQ a Madrid, approfondiamo oggi il discorso sulle nuove stampanti 3D. L’azienda spagnola commercializzerà tra novembre e dicembre due nuovi prodotti per il mondo maker: witbox 2 e Hephestos 2.
Confrontando le due stampanti 3D si possono notare numerose migliorie comuni quali il miglioramento degli estrusori, che permettono l’utilizzo di una maggiore scelta di materiali per le stampe (PLA, filaflex, bronzo, legno e rame); l’auto-livellamento del piano di stampa grazie a cui si ottengono oggetti con basi perfettamente piane. Infine, per quanto riguarda l’interazione dell’ utente con la stampante, la BQ ha approntato importanti modifiche per facilitarne l’uso introducendo uno schermo LCD controllabile tramite un’apposita manopola (encoder rotativo) e utilizzando, per la programmazione e creazione dei modelli, un software molto semplice e intuitivo.
Witbox 2
Stampante 3D interamente progettata dall’azienda, dalla scheda di controllo alla struttura contenitiva del prodotto stesso, dalle modifiche apportate al software, allo schermo LCD per un controllo immediato.
Si configura come un’ ottima alternativa alle stampanti professionali, inserendosi di fatto nella zona grigia tra le stampanti DIY (Do It Yourself), con prestazioni ormai considerate superate, e quelle utilizzate dall’industria della produzione di massa. Questo posizionamento è permesso dal prezzo equilibrato e non esagerato in rapporto all’ottima qualità della componentistica e alla facilità d’utilizzo del software (prezzo che dovrebbe aggirarsi attorno ai 1500 euro).
Se vogliamo dare un’occhiata più tecnica alle specifiche di questa stampante 3D, gli aspetti da sottolineare non sono pochi. Le dimensioni del piano di stampa sono pari a 420 centimetri quadri, permettono quindi di costruire oggetti anche di medie dimensioni.
I materiali utilizzati per la scocca ( la struttura esterna che contiene e preserva il meccanismo di produzione e l’estrusore) sono isolanti e consentono quindi di mettere più stampanti una sopra l’altra rendendo possibile la produzione di più oggetti contemporaneamente.
Nota di merito va ai progettisti dell’estrusore per aver creato un meccanismo capace di stampare a diversi livelli di velocità, che arrivano fino agli 80 mm/s. Dipendente dalla velocità si ottiene una risoluzione che può variare dai 50 ai 300 micron.
Hephestos 2
Per l’uso domestico la BQ propone la Hephestos 2, che deriva dalla precedente Prusa i3 Hephestos. Questa stampante 3D fa parte del mondo DIY, ma con prestazioni migliori. come scritto precedentemente l’innovazione del nuovo estrusore permette grazie al doppio Drive gear di velocizzare i tempi di produzione e migliorare la qualità.
Seguendo la filosofia del DIY questa stampante è montabile anche da mani poco esperte nel giro di due ore. Fautori di questa caratteristica sono i pezzi pensati appositamente per un rapido assemblaggio. Il software utilizzato per programmare le stampe appartiene al mondo OpenSource, quindi è modificabile e migliorabile dagli utenti stessi, che possono condividerlo successivamente con altre persone raggiungendo alti livelli di collaborazione e sviluppo del mondo maker 3D.
Dal punto di vista tecnico la base di stampa è pari a 462 centimetri quadri e le prestazioni dell’estrusore sono quasi pari a quelle della Witbox 2, la velocità massima è di 80mm/s e quella consigliata è di 50mm/s.
In ultima analisi i prodotti proposti dalla BQ sono, a mio avviso, ottimi sia per chi è intenzionato ad avvicinarsi al mondo delle stampanti 3D sia per coloro che già ne fanno parte e intendono migliorare le proprie abilità e magari sfruttarle nel lavoro.