Il mondo delle mirrorless sta crescendo sempre di più e ormai è da qualche anno che Panasonic con la sua serie Lumix si sta facendo valere e, dallo scorso anno, è stata presentata anche la gamma S, di cui la Lumix S1, con sensore Full Frame.
La Lumix S1 infatti si distingue rispetto alle serie GH, caratterizzata da un sensore Micro 4/3, proprio per il suo sensore Full Frame, per le sue nuove ottiche e per il suo corpo molto più grande e professionale.
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La prima Full Frame non si dimentica mai
Se si va a guardare tutto quello che è stato Lumix negli ultimi anni possiamo benissimo ricordare come la GH4 e la GH5 sono state per molti dei “game changer” nell’ambito videografico ma con questa serie Panasonic ha deciso di arrivare ancora oltre.
Infatti sono state presentate lo scorso anno la Panasonic Lumix S1 e la S1H, una dedicata di più a un ambito fotografico e una a quello videografico!
Per la nostra recensione ci è stata fornita da Panasonic Italia la Lumix S1, ovvero quella dedicata principalmente alle foto, ma che, in video, se la cava egregiamente!
In generale le caratteristiche della Panasonic Lumix S1 sono le seguenti:
- Sensore IBIS CMOS Full-Frame da 24.2 Megapixel
- Dimensioni di 149 x 110 x 97mm con un peso di 1017g
- Mirino elettronico OLED da 5.76Mln di punti
- Display LCD da 3.2″ e da 2.1Mln di punti
- Processore Venus Engine
- Autofocus “depth from defocus” ( a contrasto )
- Video in 4K 60p con crop di 1.5x ( 4k 30p non croppato )
- Profilo video HLG 10 bit ( O con upgrade V-log 10 bit 4:2:2 )
- Batteria da 7,4V a 3050mAh ( totale 23Wh )
Come possiamo notare quindi questa Lumix S1 è tutto tranne che un peso minimo e con l’obiettivo kit riesce a superare anche il chilo e mezzo!
Però, dietro questo peso e queste dimensioni abbondanti abbiamo un cuore tecnologico estremamente all’avanguardia.
Da micro quattro terzi a Full frame
Possiamo dire tranquillamente che se con le fotocamere micro quattro terzi la serie Lumix pensava ad alleggerire il più possibile il “fardello” del fotografo con questa S1 il discorso cambia.
Il solo corpo, che con la batteria arriva a più di un kg, è bello ingombrante e non ha nessuna pretesa di leggerezza.
La filosofia è totalmente diversa e Panasonic ha cercato di portare su questa Lumix S1 tutto quello che può servire.
Partendo da una batteria duratura per arrivare alla stabilizzazione a 5 assi, tutti gli schermi possibili, una quantità infinita di comandi fisici e anche la ricarica in camera!
Unboxing Lumix S1
La Lumix S1 essendo una fotocamera professionale verrà consegnata all’interno di un packaging abbastanza premium.
Questo è infatti totalmente nero, con una banda rossa che sta a indicare la divisione del corpo della scatola dal coperchio e con scritto solo Lumix S1, più qualche piccolo adesivo dove sono indicati seriale e altre informazioni.
Una volta aperta la scatola quello che vi troverete davanti sono altre scatole!
Una dedicata ai manuali, una al caricatore, la tracolla e la cavetteria varia e una dedicata all’obiettivo. In fine, sotto la scatola dedicata ai manuali, troverete la Lumix S1.
Lumix S1 Review
Il Design
La Lumix S1 ha un design molto professionale, con una infinità di tasti, ognuno di questi dedicato a qualche funzione specifica.
Per la tracolla sono connessi dei piccoli triangolini in metallo che, durante l’utilizzo senza tracolla, possono dare un po fastidio in video ma che sono facilmente removibili.
Lo schermo posteriore, da 3.2″, è molto luminoso e ha un’ottima risoluzione. Peccato che quest’ultimo però non sia completamente articolato, contrariamente alla S1H.
Nella parte posteriore oltre lo schermo potremmo trovare tutti i tasti di navigazione, un piccolo joystick, il selettore per la messa a fuoco e il mirino elettronico.
Nella parte superiore troviamo un piccolo display, nel quale possiamo trovare i nostri settaggi e qualche informazione sulla camera.
Inoltre saranno presenti le varie ghiere per le modalità e l’apertura, il tasto di accensione e quelli per i settaggi rapidi di white balance, ISO e compensazione dell’esposizione.
La parte sinistra invece presenterà dei gommini che nasconderanno rispettivamente la porta USB Type C, che è anche abilitata alla ricarica, una porta HDMI, il jack Cuffie, il jack del microfono e il connettore per il telecomando remoto.
Sulla parte anteriore invece potremmo notare la mount dell’obiettivo, facente parte della L-Mount Alliance e il grosso sensore Full Frame.
L’ergonomia
Saranno le dimensioni abbondanti della fotocamera ma, anche se abbastanza squadrata, l’ergonomia generale è veramente al top!
Il grip è stabile, fermo e comodo, la fotocamera non si fa problemi anche con le mani più grosse e tutti i tasti sembrano essere al posto giusto.
Le uniche pecche forse sono il tasto di accensione, non messo proprio in una collocazione standard, e i tasti vicino all’innesto dell’obiettivo che, almeno che non si abbia una mano particolarmente lunga, sono difficili da raggiungere.
Anche i menu sono gestiti in modo ottimale, chiari, veloci e facili da sfogliare e lo schermo touch, anche se da soli 3.2″, in questo aiuta molto.
Menzione speciale va fatta al selettore per la messa a fuoco che risulta facile da trovare anche a occhi chiusi grazie alla ghiera che lo circonda in rilievo che a sua volta serve a scegliere tra AF- AF+MF e MF.
Il mirino elettronico
Il mirino elettronico è letteralmente fantastico.
Il display è di tipo OLED ed ha una risoluzione di ben 5.76MP.
L’ingrandimento è di 0.78 e il framerate è di ben 120FPS, il che non vi farà sentire completamente la mancanza del pentaprisma della vostra reflex.
Guardando dentro il mirino non si può notare come non sia presente alcun tipo di aberrazione cromatica o altro il che rende anche l’immagine visualizzata perfetta.
Il mirino in questione in poche parole se la contende in campo benissimo con quello di Canon EOS R, che, a questo punto, è da considerarsi la diretta rivale sia per prezzo che per caratteristiche.
Per quel che riguarda gli altri due display ci troviamo davanti a un piccolo pannello LCD, come quello presente su tantissime DSLR, e un display da 3.2” orientabile in sole due direzioni con caratteristiche pienamente nella media.
In fotografia
L’aspetto più interessante di questa Lumix S1 è sicuramente il comparto fotografico.
Ma andiamo per punti partendo dalla parte che per molte fotocamere è la più critica, la gestione del rumore:
La Lumix S1 per quel che riguarda il rumore ISO si comporta in una maniera a dir poco ottima, creando dei file perfetti quasi fini a ISO 2000 e dei file pienamente lavorabili fino a ISO 6400.
Quello che viene dopo la ISO 6400 anche se è ancora utilizzabile non è più definibile un file lavorabile, almeno secondo il mio parere professionale.
La risposta in gamma dinamica è veramente ottima, superiore anche a quella di A7 III ed EOS R a basse ISO.
Ma c’è anche da ammettere che mettere in difficoltà un sensore Full Frame sotto questo ambito è veramente difficile.
Sotto i vari profili che è possibile selezionare per il profilo colore possiamo trovare, oltre gli standard, anche i profili CineLike e HLG, il cui quest’ultimo è molto particolare in quanto unisce la gamma dinamica standard a immagini ad alta gamma dinamica.
Per quel che riguarda i settaggi con questa fotocamera non bisogna fare troppa attenzione al tempo di scatto, o almeno cosi sembra.
Infatti, grazie alla stabilizzazione a 5 assi del sensore è possibile andare a scattare anche con tempi più lunghi senza avere alcun micromosso.
Questo sistema di stabilizzazioni permette un incremento di 5.5 stop, come dichiarato dal produttore, che diventano 6 se utilizzato con un obiettivo anch’esso stabilizzato.
Possiamo inoltre notare come questo sistema, veramente ottimo, apra le porte anche a una modalità molto interessante, ovvero la “High resolution mode”.
Con questa modalità la fotocamera unirà insieme una serie di scatti e creerà una immagine ricca di dettagli e con una risoluzione di 12.000 x 8.000, ovvero di 96Megapixel.
Astrofotografia
Un piccolo plauso va fatto alla Lumix S1 anche per quello che è il reparto dell’astrofotografia.
Infatti questa fotocamera, ottimizzata anche per le lunghe esposizioni, se la cava in un modo a dir poco egregio.
Le lunghe esposizioni sono ricche di dettaglio e con pochissimo rumore. Questo grazie a una funzionalità della camera che applica in automatico la foto a nero. Questo significa che dopo aver scattato la foto normale la S1 scatta una foto con lo stesso tempo ma la tendina abbassata.
Questa foto, che sarà totalmente nera, verrà processata per calcolare il rumore che la camera rimuoverà digitalmente.
In video
Nonostante non sia questo l’ambito per cui è studiato questo modello, per cui appunto esiste la sua variante S1H, non possiamo nascondere che se la cavi in modo a dir poco eccezionale.
Purtroppo nella versione che ho testato il V-Log non era abilitato e quindi la mia esperienza è stata leggermente limitata.
Infatti, di base, questa fotocamera è abilitata a fare video in 4K 30p non croppati e di arrivare addirittura a 60p con un crop di 1.5x!
Sicuramente è un crop molto meno fastidioso di quello che si può trovare sulle sue rivali e oltretutto il framerate è più alto!
Per quel che riguarda invece il 1080p la Panasonic S1 è capace di filmare anche in slow-mo, arrivando addirittura a 180FPS.
I Formati video
Parlando di formati la Lumix S1, su recorder esterno, permette di registrare addirittura in 4K 60p in 4:2:2 10-bit, cosa significa?
Semplice! Che la quantità dei dati da essa registrati si avvicineranno molto a quelli di una cinepresa professionale.
Questo però non significa che sarà possibile utilizzare appunto un profilo log, almeno non sarà possibile se non acquistando un update, come su GH5.
In camera invece si parla già di un 4:2:0 8 bit, quindi di una qualità video che può fare gola a tantissimi videomaker. Questo perché l’8 bit è già più che sufficiente per delle produzioni web.
I file che escono già dal profilo HLG in 4K 30p sono con una definizione che raramente si è vista fino ad oggi su una mirrorless. In questo la S1 infatti supera addirittura sia Sony che Canon ( almeno la EOS R ) in definizione!
I file non sono troppo pesanti e facilmente gestibili, almeno che, appunto, non si selezioni la qualità massima. Questa infatti, come avverte la camera, grava di più sui computer sia per riproduzione che per editing.
Il 1080 è superbo, probabilmente proveniente da un downsampling dell’immagine in 4k, ed ha una qualità veramente invidiabile.
Inutile dire che la definizione è veramente altissima, come potrete vedere nei video.
Tra le impostazioni della S1 in ogni caso troviamo tantissime impostazioni per il video tra cui le più interessanti sono:
- 4k 59.94P 4:2:0 8-bit a 150 MB/S ( MOV / MP4/HEVC)
- 4K 24P 4:2:2 10-bit a 150MB/S ( MOV / MP4/HEVC)
- 1080 FullHD 59.94P 4:2:2 10-bit a 100MB/S ( MOV / MP4/HEVC)
- 1080 FullHD 25P 4:2:2 10-bit a 100MB/S ( MOV / MP4/HEVC)
- SlowMotion 1080 FullHD a 180FPS ( slowato in camera a 30FPS )
Rolling Shutter?
Il rolling shutter per chi non lo sapesse è una pecca di moltissime fotocamere che registrano anche video.
E’ un fenomeno nel quale, spostandosi velocemente da un lato all’altro, l’immagine si distorce.
La Lumix S1 se la cava molto bene in questo campo, riuscendolo a limitare al minimo anche in 4K.
Non è una nota da poco in quanto, se bisogna girare scene più action, è sicuramente comodo averne il meno possibile!
Ovviamente però si è ben lontani da soluzioni dedicate solo al video che, grazie alla diversa modalità di acquisizione delle immagini, non ne soffrono.
La stabilizzazione in video
Ovviamente, nonostante la stabilizzazione del sensore, si è ancora lontani dall’avere un gimbal in mano però il sensore stabilizzato di Lumix S1 aiuta molto.
La stabilizzazione in video risulta ottima, sempre affidabile e raramente riesce a sbagliare il colpo.
Se a questa ci si accompagna una mano particolarmente stabile di un professionista questa camera è già capace di fare cosi, out of the box, delle riprese professionali.
Inoltre se si utilizza la stabilizzazione interna in combo con uno stabilizzatore come può essere un Ronin S si avrà un effetti privo di qualsiasi tipo di vibrazione!
Autofocus
L’autofocus utilizza un sistema a contrasto chiamato DFD ( depth from defocus ). In pratica questo sistema fa in modo che la Lumix S1 elabori in maniera intelligente e in tempo quasi reale la direzione e la quantità di movimento dell’obiettivo in base a due immagini con profondità di campo differenti.
Alcuni su internet lo definiscono uno dei piatti forti della Lumix S1 ma secondo me si è ancora indietro rispetto ad altri marchi.
O meglio, per quel che riguarda la fotografia il sistema di Autofocus non si fa criticare, è sempre preciso e veloce, tranne in situazioni particolarmente complicate.
In video però la situazione cambia, anche se non drasticamente, e il tracking è spesso incerto, con il focus che va alcune volte in ricerca e che non si stabilizza sempre su un soggetto.
Oltretutto se si passa velocemente da un soggetto a un altro la fotocamera fa fatica a riconoscere il nuovo soggetto, perdendo quasi sempre il fuoco.
La situazione è leggermente migliore se si imposta il riconoscimento del viso e degli occhi.
Stessa cosa l’ho notata con il l’autofocus continuo durante la fotografia ma, in questo caso, il problema è nettamente inferiore.
La raffica
Anche questo non è uno dei punti forti di questa fotocamera.
La velocità di raffica della Lumix S1 è infatti di 9 scatti al secondo in single focus, ovvero con l’autofocus bloccato al primo scatto.
Questi diventano addirittura solo 6 scatti al secondo in modalità fuoco continuo il che la rende una fotocamera non proprio adatta alla fotografia sportiva e naturalistica.
In compenso però, se non si è troppo interessati alla risoluzione, andando a selezionale la modalità 6K Photo la Lumix S1 è capace di creare sequenze di foto da 18MP da 30FPS!
Conclusioni
Come si può dire in questi casi? Buona la prima!
Infatti con questo suo debutto nell’insidioso campo delle Mirrorless Full-Frame Panasonic ha dimostrato ampiamente di saperci fare!
In questa Lumix S1 è infatti possibile trovare tutto quello che serve per accontentare sia un fotografo professionista che un videomaker con non troppe esigenze! E in questo caso le esigenze del videomaker dovrebbero essere altamente professionali!
Siamo ben lontani da parlare della miglior full frame in circolazione però, grazie a molti dei suoi elementi, possiamo benissimo porla alla pari di tante altre sue concorrenti.
Un esempio concreto può essere la sua resistenza al rumore ISO, davvero ottima, o anche la sola qualità del suo EVF. Anche il peso, di 1kg circa, che per molti potrebbe sembrare una pecca, in realtà è perfettamente in linea con il mercato.
Un’ultima caratteristica che la mette in pari con i competitor, superandone anche alcuni, è il sistema IBIS.
Una nota va fatta sul prezzo, di listino di 2499€ per il solo corpo che sale a 3500€ per la versione con 24-105 F/4. Sicuramente non sono prezzi bassi ma, anche questi, sono abbastanza onesti e in linea con quello che è il mercato attuale.
Il prezzo però è subito destinato a lievitare, questo per le ottiche dedicate alle full frame, sempre più costose delle normali.
In linea di massima quindi questa è una fotocamera creata per professionisti e consigliata a questi ultimi, sia per la fotografia che per il videomaking!
La Recensione
La Lumix S1 è una fotocamera dedicata al mercato professionale con delle caratteristiche da top di gamma. Se siete dei professionisti e state cercando il giusto compromesso tra qualità fotografica e video è sicuramente l'acquisto più adatto a voi. Se invece state cercando una b-cam leggera questa non lo è.
Review Breakdown
-
Ergonomia
-
Design
-
ISO
-
Video
-
Fotografia
-
Batteria
Ultimo aggiornamento 2024-11-23 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API