Valve è stata denunciata da un ramo dell’associazione per i diritti dei consumatori francese, riguardo al contratto di sottoscrizione a Steam. Nella propria dichiarazione d’intenti, UFC-Que Choisir sottolinea quello che, afferma, Valve fa di sbagliato nei confronti dei propri clienti.
Tra i problemi che l’UFC-Que Choisir ha nei confronti di Valve c’è la mancanza di responsabilità verso gli account hackerati. Valve stessa ammette che fino a 77,000 account sono vittime di hack su base mensile.
Similarmente, ogni somma di denaro rimasta sul vostro portafoglio Steam sarà inaccessibile se il vostro account sarà bannato, bloccato o inaccessibile per qualsivoglia motivo.
Che irrilevanti leggi Luxemburghiane fossero applicate ai clienti Francesi della piattaforma Valve è il problema più specificamente nazionale che ha l’associazione, ma nell’insieme, UFC-Que Choisir afferma che ha un caso legale contro Valve.
Questa non è la prima volta che un’associazione per i diritti dei consumatori prende di mira l’azienda creatrice di Steam. Nel 2012, un gruppo Tedesco fece simili accuse contro la compagnia Americana, ma una corte ha dismesso il caso lo scorso anno. Anche un’organizzazione Australiana fece causa a Valve per quella che veniva considerata una politica di rimborso anti-consumatori. Il sistema di rimborso, da allora, è stato modificato.
Questa è la lista precisa (in inglese) dei problemi che l’UFC ha nei confronti della società:
- Steam’s Subscriber Agreement explicitely forbids users to sell their games, despite the transfer of ownership of digital products/licenses being legal
- Valve declines any responsibility in case they get hacked and users’ personal info get stolen
- Valve claims ownership on the rights of any user-created content uploaded on Steam
- It is impossible to get the money on your Steam Wallet back if your account is closed/deleted/banned
- Valve applies Luxembourg’s consumer law regardless of the user’s country
Se volete più informazioni e masticate il francese dirigetevi qua.