Dark Souls 3, ormai ci siamo quasi. Non mi soffermerò sulle implementazioni fatte in questo capitolo rispetto ai precedenti, perché sono ormai passati diversi giorni dall’evento Namco Bandai in cui è stato fatto provare il gioco completo per 5 ore. Però, qualora non sapeste nulla al riguardo, vi lascio un video dello youtuber italiano Sabaku No Maiku che illustra nel dettaglio tutte le caratteristiche di gameplay. Il video in questione lo trovate qui. Detto questo, parliamo di Dark Souls 3.
Quando si parla di un Dark Souls con un fan spesso si incontrano delle difficoltà. Perché la maggior parte delle persone che formano la fanbase dei Souls sono accecate dall’amore viscerale che hanno verso questi titoli, non vedendo di conseguenza quanto Fromsoftware, la casa di sviluppo autrice dei Souls, sia negligente nel suo lavoro, spesso e volentieri. Una negligenza non certo nella direzione artistica, ma nella realizzazione tecnica.
Nelle impressioni su Plants Vs Zombies Garden Warfare 2 accennai alla differenza tanto sottile quanto importante tra grafica e estetica, ebbene Dark Souls 3, esattamente come i suoi predecessori, ha una bellissima estetica, ma una grafica per certi versi da gioco del 2009, almeno in alcune caratteristiche. La cosa che però fa storcere il naso è che Il primo Dark Souls, tutto sommato, non ha nulla da invidiare al terzo capitolo, sotto il punto di vista grafico, anzi, anche sotto il punto di vista estetico. Stiamo parlando di una gigantesca regressione, rispetto ai precedenti capitoli, Bloodborne incluso. Bloodborne, un gioco che però sfrutta lo stesso motore grafico di Dark Souls 3, un motore grafico che si è dimostrato decisamente mediocre. Perché Bloodborne, essendo concepito solo per una piattaforma in quanto esclusiva PS4, aveva modo di sfruttarla al meglio, ma Dark Souls 3 sarà multipiattaforma. Questo implica l’impossibilità di concentrarsi solo sulla programmazione per delle specifiche caratteristiche hardware e, di conseguenza, l’essere costretti a rendere il gioco graficamente inferiore a Bloodborne, mettendo a nudo numerosi limiti grafici. Il punto del discorso è: ma perché la gente non alza la voce, perché in quella che dovrebbe essere la next gen, per la quale tanti di noi hanno investito, ci dobbiamo trovare davanti a prodotti che sembrano una generazione indietro pagandoli come giochi che sono realmente next gen. Il punto è che la gente lo fa ogni tanto, ma non quando si tratta del gioco preferito, e se il gioco in questione è Dark Souls allora possiamo star certi che non gli verrà trovato neanche un difetto, nove volte su dieci almeno.
Nessuno vieta di spendere poco tempo sulla grafica e molto più tempo sulla direzione artistica e sul gameplay, ma in quel caso il gioco dovrebbe almeno avere un prezzo leggermente ridotto, non dovrebbe costare come un gioco “next gen” che lo è in tutto e per tutto. Non è una recensione di Dark Souls 3, né tantomeno un articolo su cosa aspettarsi, ve ne sarete accorti, si tratta di un appello ai fan di Dark Souls ma in generale anche a tutti i videogiocatori, facciamoci sentire. Quando andiamo al Gamestop o su Steam o su qualsiasi punto vendita o piattaforma in digitale e spendiamo dai 59 € in su per un gioco next gen meritiamo di comprare qualcosa che non ci faccia rimpiangere di aver speso 400 € per una console o altrettanti per una scheda video di fascia alta. Perché ci potrebbero essere state persone che sono recentemente passate alla next gen anche per Dark Souls 3 o addirittura solo per Dark Souls 3, e se anche solo un videogiocatore ha comprato una console o aggiornato il proprio pc per un gioco che poi non si dimostra all’altezza della spesa fatta per esso, che sia Dark Souls 3 o qualsiasi altro gioco la cui software house si comporta come se stesse sviluppando come se fossimo rimasti indietro di tre o quattro anni, allora è uno scempio, uno schifo e una mancanza di rispetto. Magari poi il gioco è anche molto bello da giocare, magari poi intratterrà per molte ore, ma non è accettabile ignorare il fatto che si sta usando una periferica tecnologicamente molto avanzata per far girare titoli che sarebbero andati bene anche una generazione fa. Smettiamola di farci prendere in giro, abbiamo diritto ad avere il top se abbiamo pagato per averlo. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento.