Facebook passa alla crittografia End-To-End anche per la sua app di messaggistica “Messenger” ma con alcune piccole differenze.
Facebook ha annunciato che sta iniziando il roll-out della crittografia end-to-end per l’applicazione di messaggistica “Messenger” al fine di “Supportare al meglio di conversazioni su argomenti delicati”.
In questo momento la società ha precisato che l’applicazione già beneficia di forti sistemi di sicurezza ma, tuttavia, la società aveva ricevuto svariate richieste di introduzione di conversazioni più sicure, già disponibili su Whatsapp e Telegram.
Ad oggi la tecnologia più efficace è la crittografia End-To-End, il che significa che dall’implementazione di questa tecnologia i messaggi saranno destinati solo a te e l’altra persona, tagliando gli intermediari. Inoltre in una conversazione segreta si potrà anche includere un timer per decidere per quanto tempo il messaggio rimarrà visibile nella conversazione.
Come prevedibile la tecnologia che Facebook utilizzerà sarà la “signal protocol di open whisper systems”, lo stesso utilizzato su WhatsApp, applicazione che ricordiamo di appartenenza di Mark Zuckerberg, però, a differenza di quest’ultimo, non tutte le conversazioni saranno end-to-end ma solo se si deciderà di impostarla come chat “segreta”, il motivo di questa decisione è semplice, infatti, Facebook, a differenza di WhatsApp, può essere utilizzato su diversi dispositivi. Le conversazioni segrete, infatti, potranno essere lette su un unico dispositivo, anziché su molteplici, ed è proprio questo alla base di questa decisione.
Sembra, inoltre, che al momento non saranno supportati nelle chat segrete i contenuti avanzati, come stickers, gif e video, e non sarà possibile utilizzare le funzioni tipiche del servizio “Messenger”. Al momento questa nuova tipologia di conversazioni è disponibile solo per i tester ma un roll-out più completo avverrà entro la fine della stagione estiva, in questo periodo la società raccogliera i feedback degli utenti sulla funzionalità e misurerà le prestazioni introducendo strumenti di segnalazione dei contenuti.