Far Cry Primal ha più carne al fuoco di quanto si pensasse, da un’intervista con RedBull emergono nuove informazioni sul futuro FPS di Ubisoft.
Come sappiamo nel nuovo capitolo di Far Cry non avremo più a disposizione armi da fuoco nel nostro arsenale, ma bestie e armi primordiali. Nasce quindi la necessità di bilanciare al meglio il gameplay in modo da renderlo fresco ma al tempo stesso solido e divertente, e questo è quanto ha detto in merito Thomas Simon, il Game Director su Far Cry Primal in una recente intervista.
“L’idea di portare Far Cry nell’era della pietra è girate nelle teste dei nostri sviluppatori per un pò di tempo. Ci sono state delle discussioni a riguardo ai tempi di Far Cry 3, così quando abbiamo iniziato a sviluppare prima c’era già molta eccitazione” rivela Simon.
“Il concetto di Primal è iniziato verso la fine dello sviluppo di Far Cry 4. Avevamo un piccolo gruppo di persone che si è riunito e ha proposto un’idea che è stata molto gradita dal resto del team, quindi abbiamo iniziato molto velocemente. Onestamente è stato fantastico vedere quanto velocemente il tutto è iniziato.”
“Abbiamo aumentato la densità del mondo, in pratica abbiamo la possibilità di mettere molte più creature e quindi creare più possibilità per gli aneddoti tra predatore e preda. Questo restituisce un effetto sorpresa al mondo di gioco in quanto crea interazione nel sistema di gioco. Il mondo è molto più vivo di quanto non sia mai stato (in Far Cry) grazie ai modi in cui questi sistemi interagiscono tra di loro.”
“Siamo stati attenti a far si che le belve fossero efficienti e flessibili come armi, ma che allo stesso tempo non fossero l’unico modo di giocare, che non diventassero un modo automatico per vincere.”
“Il gioco può essere reso più facile o difficile in base alle nostre scelte, ma addomesticare gli animali per farli combattere al proprio fianco non è obbligatorio. Vi dimostreremo come funzionano i vari elementi e poi lasceremo a voi la scelta su come giocare.”
“Ci siamo assicurati che le meccaniche di addomesticamento fossero semplici e veloci. L’obiettivo principale non è di avere un sistema complicato grazie al quale conquistare gli animali, ma far si che il giocatore li collezioni tutti.”
“Giocando, si guadagna la possibilità di acquisire determinate abilità che permettono di addestrare nuove categorie di predatori. Che possono essere i canini, come i cani ed i lupi, felini come giaguari, pantere e tigri o altri animali come orsi, tigri dai denti a sciabola e altri animali più grossi. Una volta acquisita la giusta abilità bisognerà trovare l’animale nel mondo e trovare un opportunità per avvicinarcisi senza che ci attacchi, a questo scopo si può usare un’esca.”
“Una volta abbastanza vicini si può catturare e si aggiungerà al vostro inventario animale. Se viene ferito si può guarire e se muore può essere rianimato usando determinate risorse. Alcuni animali sono più costosi da rianimare quindi bisogna stare attenti a come si gestiscono le risorse. Un sistema che premia il rischio.”
Un gioco quindi che premia chi sa prendersi i rischi. Non solo i giocatori, ma anche gli sviluppatori che con Primal puntano all’innovazione. Appuntamento al 2016 quindi per scoprire se il gioco sarà valido e fresco come promette di essere.