E’ arrivata l’ora di dire addio alla presa che ha rivoluzionato la grafica, la VGA.
Era il lontano 1987..
In quel periodo storico, prima della VGA, c’era tanta confusione tra i produttori di computer in quel periodo, non si aveva un denominatore comune che unisse tutti i produttori in un unico formato sopratutto per la parte video che stava riscontrando molti successi, a partire dalla risoluzione 640×200 a 16 colori, considerato ottimo al tempo fino ad arrivare al top di gamma, l’EGA con risoluzione 640×350 a 16 colori non fissi.
L’unico standard che si riuscisse a trovare prima dell’avvento della VGA era il CGA ma con risultati non entusiasmanti.
La rivoluzione
IBM ed Apple senza escludere la Silicon Graphics si occupavano di grafiche 3D con dispositivi dal valore enorme che riuscivano a raggiungere i 4 e in alcuni casi anche gli 8-bit ad una risoluzione di 640×480 pixel!
Ma nonostante il passo in avanti effettuato per quanto riguarda la migliore risoluzione ed il raggiungimento deglio 8-bit mancava un filo conduttore, un punto di ritrovo tra tutti i dispositivi, uno standard.
E poi IBM..
La più grande azienda produttrice di computer in quegli anni lanciava la linea di Personal Computer PC/2 con in dotazione un sistema grafico potentissimo e con un costo sicuramente ritenuto, il VGA, che non ci mise troppo tempo ad essere utilizzato su tutti i computer da quel momento in poi.
Oggi il VGA è il minimo che si possa avere, tanto da venire incorporato (fino ad adesso) nelle schede madri in automatico senza bisogno di richiederlo o di acquistarlo a parte, a fine anni ’90 invece era una novità tecnologica notevole, una delle più importanti.
La VGA era differente da come la conosciamo
Oggi siamo abituati a vedere una presa blu, sopratutto in proiettori e pc, portatili e non, ma nel 1987 non era così.
La prima VGA era semplicemente una tecnologia in grado di prelevare delle informazioni dalla RAM e proiettarle nel vero senso della parola sul monitor. Non veniva nemmeno utilizzata per i video game all’inizio, settore nel quale poi invece si rivelò fondamentale con l’avvento di piattaforme in risoluzione 640×480 a 16 colori o a 320×200 a 256 colori che giravano sul Video Graphics Array.
Al suo posto una tecnologia già ben nota
Eliminata definitivamente la VGA (nelle nuove schede non si trova più) è ora di sviluppare definitivamente una tecnologia che tutti già perfettamente conosciamo e che si sta sviluppando sempre di più arrivando alla version 3.0, ovvero l’HDMI.
Che il processo tecnologico sia necessario affinchè si possa sempre migliorare questo è ovvio, ma è anche giusto ricordare chi e cosa ci ha portati fino a questo punto.
Ben fatto, VGA.