Super Mario 64 è uno dei migliori platform 3D della storia, se non il migliore. Come mai? Scopriamolo insieme.
Quando si parla di platform 3D risulta molto difficile non menzionare Super Mario 64, uno dei titoli di punta del Nintendo 64 nonché uno dei videogiochi più famosi in circolazione, non solo perché fa parte del brand videoludico più famoso e riconoscibile al mondo, ma anche per come ha rivoluzionato il mondo dei videogiochi.
Va fatta una premessa, dalla seconda metà degli anni ’90 in poi il mercato dei videogiochi virò drasticamente sull’ideazione e la produzione di titoli 3D, perché la tecnologia era ormai pronta per fare il salto di qualità dal 2D e perché, ancor più importante, sviluppare giochi tridimensionali consentiva la possibilità d’inserimento di tante nuove meccaniche di gameplay tutt’ora presenti e in continua evoluzione.
Per questo motivo, tra il 1995 e il 1996, la Nintendo rilascia una delle sue console più famose: il Nintendo 64. Al lancio della console venne rilasciato anche quello che sarebbe stato, iniseme a Zelda, il titolo di punta del Nintendo 64: Super Mario 64, il primo titolo di Super Mario in 3D. Esso trascinò letteralmente le vendite della console ed ebbe un successo enorme, arrivando a vendere la bellezza di undici milioni di copie, che, per quegli anni in cui il gaming non era assolutamente ai livelli di consumo attuali, era veramente tanto.
La trama
La trama, come da tradizione per i Super Mario di stampo classico, è molto semplice (eufemismo): la principessa Peach ha invitato al suo castello Mario per fargli assaggiare una torta che lei stessa ha preparato, sfortunatamente per i due piccioncini Bowser fa irruzione nel castello e imprigiona Peach, per poi successivamente incantare i quadri presenti all’interno di quest’ultimo trasformandoli in portali per le varie zone del regno dei funghi.
In ognuna di queste zone ci saranno 7 stelle da poter recuperare, per un totale complessivo di 120 stelle raccoglibili, tra le zone dei quadri e il castello stesso. Per poter andare allo scontro finale con Bowser, però, ne basteranno 70. Il nostro obbiettivo è quello di sconfiggere Bowser e liberare Peach, che più che una missione per Mario è una routine.
Il gameplay
Esattamente come nel caso di Spyro 2 (trattato nel primo episodio della rubrica) anche in Super Mario 64 la fa da padrone la varietà e la bellezza dei livelli, ognuno diverso dall’altro e con “regole” proprie, facendoci vivere ogni volta quasi un’esperienza diversa da quella precedente. Inoltre ognuno di questi livelli è vasto e pieno di obbiettivi da completare e punti da raggiungere per ottenere tutte le stelle in esso contenute (considerando che, come detto, le stelle sono 7 ciò vuol dire che ci sono altrettanti modi di completare ogni livello, un toccasana per la durabilità).
Di questo gioco è stato fatto un remake nel 2005 per Nintendo Ds, ed è quello che vi consiglio di giocare, per i seguenti motivi:
- Ci sono 30 stelle in più da collezionare, per un totale di ben 150
- Alla modalità normale sono state aggiunte la modalità multigiocatore e la “sala dei giochi”, dove avremo accesso a tanti minigiochi molto divertenti che aumenteranno di molto la longevità originale (già altissima)
- Potremo vestire i panni, oltre a Mario, anche di Yoshi, Luigi e Wario. Ognuno di loro avrà caratteristiche proprie che saranno più o meno utili a seconda delle situazioni che andremo ad affrontare.
- La grafica è nettamente migliore, così come l’estetica dei modelli. Il tutto nettamente superiore al gioco originale.
In sostanza quella per Ds è la versione migliore in assoluto per approcciarsi a questo gioco, è comunque disponibile l’acquisto della versione originale sia su Wii che su Wii U nel Nintendo eShop.
Questo episodio di +Retrò termina qui, appuntamento a Venerdì prossimo.