Per chi viaggia molto (per lavoro o per piacere) può essere molto comodo un notebook convertibile in tablet, e questa soluzione negli ultimi tempi sta prendendo piede nel mercato con diversi produttori che la scelgono cercando di unire il mercato dei tablet-user con quello dei classici utilizzatori del pc portatile. Noi di +Rew abbiamo in prova una versione del convertibile di casa HP, il Pavilion x360, che probabilmente avrete visto in questi giorni nelle pubblicità in tv. Prima di iniziare con le mie opinioni personali maturate dopo qualche giorno di test, ecco le specifiche del 2-in-1 gentilmente datoci in prova da HP:
- Processore Intel i3 5010U @2,1 GHz dual core (con Hyper-Threading)
- RAM 8 Gb
- Hard disk 500 Gb
- Schermo da 13,3″ con risoluzione 1366×768
- Sistema audio Bang & Olufsen
- Windows 8.1
In questi giorni abbiamo avuto un altro portatile in prova da HP, quindi se vi interessa potete leggere la recensione dello Zbook 15u G2.
Il Pavilion x360 è dotato di schermo touch con webcam completamente ruotabile sul suo asse, consentendo quindi le più disparate posizioni in base all’esigenza di ciascuno. Il touchscreen ha la giusta sensibilità, anche se la precisione del tocco non è perfetta quando si vanno a selezionare icone un po’ piccole, ma quello è il problema di un’interfaccia creata per un uso classico con mouse e tastiera, quindi non riconducibile all’hardware. Tuttavia, la tastiera virtuale è molto comoda e, dopo pochi minuti necessari ad abituarsi, risulta perfetta per prendere appunti.
Ho già accennato precedentemente al peso dell’HP Pavilion x360, che si attesta sugli 1,4 kg: è questo uno dei principali limiti del convertibile della casa di Palo Alto che, anche se nello zaino non è proprio insopportabile, avrebbe sicuramente potuto risultare più snello.
Le prestazioni di questo notebook non sono esattamente il massimo. Il processore i3 fa decentemente il suo lavoro, ma non gli si può chiedere più delle funzioni base: navigazione internet, pacchetto Office e qualche gioco non troppo impegnativo per il chip integrato. I programmi più pesanti, come ad esempio Sony Vegas Pro 13, girano ma con qualche problema; logicamente chiunque vada ad acquistare un portatile dotato di un processore i3 (con un minimo di conoscenza informatica) sa di non potersi aspettare più di tanto in quanto a prestazioni pure.
Gli 8 Gb di RAM di cui è dotato il Pavilion a me in prova (in luogo dei 4 Gb di cui è dotata la versione in vendita) aiutano sia nella navigazione internet sia nella gestione dei programmi più tosti: come detto, nel caso in cui se ne presenti la necessità, può reggere Vegas, Photoshop eccetera, anche se con prestazioni non certo esaltanti.
Il basso consumo del processore (15 W) aiuta la batteria di 4040 mAh (non sostituibile) a durare qualcosa in più, ma l’autonomia rimane nella media; anche in questo frangente si sarebbe potuto far meglio. La connettività è curata quanto basta, e oltre alle tre porte USB e RJ45, offre l’ingresso SD, HDMI e il Bluetooth.
La tastiera è ad isola con tasti a corsa corta, mentre il touch pad è in stile MacBook, cioè un’unica placca che funge sia da touch pad che da tasto destro e sinistro; la sensibilità è buona.