Sono ormai tantissimi gli utenti che stanno passando le ore su Pokémon Duel, il nuovo gioco mobile targato Nintendo. Se da un lato questo gioco attinge a piene mani da Clash Royale, mutuando meccaniche come i bauli, le gemme e il potenziamento delle figures (statuine) ossia l’equivalente delle carte di Clash, dall’altro presenta meccaniche nuove e intriganti.
La particolarità di Pokémon Duel sta nel sistema di gioco in sé, che unisce le classiche meccaniche da gioco da tavolo con quelle del gioco d’azzardo, per la precisione della roulette. Ogni Pokémon, infatti, ha una mossa base, una avanzata, una di status e una percentuale di possibilità di fallire la mossa. Ognuna di queste cose è riportata nella roulette del Pokémon sotto forma di spicchio del cerchio. Più grande è lo spicchio e più, ovviamente, sarà probabile che esca quella mossa.
Ma andiamo con ordine, partiamo dalla parte strategica. Come potete vedere dall’immagine il campo di battaglia è diviso in puntini, in essi si potranno muovere le figures. Quello arancione è il nostro obbiettivo, quello blu è l’obbiettivo avversario. Per vincere bisogna mettere una pedina sull’obbiettivo avversario.
Ogni Pokémon può muoversi di un determinato numero di passi ogni turno, ma chi comincia ha i passi dimezzati. Si parte da uno dei due angoli di competenza (i nostri sono quelli in basso, col simbolo della Poké Ball). Se il nostro avversario dovesse occupare uno dei due angoli, non potremmo utilizzarli. Se li occupasse entrambi, dovremo sostanzialmente farci bastare ciò che abbiamo già schierato.
Esiste però un modo di liberarsi delle figures avversarie, ossia il combattimento. Qui inizia la parte della roulette. Funziona in maniera davvero molto semplice, si gira la ruota fino a che non la si ferma, chi pesca la mossa più forte vince il confronto e spedisce alla casella del Poké Center la figure avversaria.
Dopo questa parte di ripasso, ogni approfondimento è presente nel tutorial iniziale, passiamo alla parte interessante, ossia come vincere le prime partite.
Sangue freddo.
Sembrerà banale ma è la prima cosa da tenere a mente. Essendo un gioco in cui, alla lunga, chi attingerà eccessivamente dalle proprie tasche riceverà potenziamenti non indifferenti, evitate il più possibile gli scontri. Concentratevi sull’obbiettivo e basta, per poi combattere solo se l’avversario dovesse occupare il proprio obbiettivo con una propria figure.
Interpretatela come una vera e propria partita a scacchi, calcolate ogni mossa pensando alla successiva e avrete la meglio al 70% dei casi, perché di avversari poco ragionati ne troverete a bizzeffe agli inizi.
Puntate sul numero di passi.
Nel costruire il vostro deck prendete in considerazione soprattutto le figures con un numero di passi massimi alto, in modo da potervi muovere agevolmente da una parte all’altra per ogni evenienza.
Conservate le monete che riceverete in gioco per potenziare i vostri Pokémon e aumentare la grandezza dei vostri spicchi roulette più efficaci, è bene farsi trovare pronti per un attacco frontale. Neutralizzate le cariche alla “viva il parroco”, dovrete approfittare del campo sgombro per assestare una manciata di passi utile a fare meta.
Siate furbi
Nella costruzione del setup da battaglia potrete scegliere anche delle carte consumabili. Esse saranno utilissime all’inizio, ma dovrete essere voi ad adattarvi alle carte nelle prime ore di gioco. Se avete, ad esempio, carte che agevolano Pokémon Erba, puntate su quelli, perché se aspettate di avere subito carte perfette per voi state freschi. Adattatevi anche alle situazioni in battaglia. Se un Pokémon avversario è molto potente, l’unione può far la forza.
Infatti, circondando l’avversario con due Pokémon, lo si manda subito K.O. Sfruttate a vostro vantaggio questa meccanica. Un’ultima cosa, i Pokémon Esausti possono essere solo due, se ne arriva un terzo, il penultimo ad esser andato K.O. torna in squadra. Se siete riusciti a mettere fuori gioco un Pokémon pericoloso, evitate la carneficina, di modo che non si libererà tanto facilmente.
Per questa guida su Pokémon Duel 16era tutto, appuntamento alla prossima.