Due giorni fa il CEO di tinyBuild (casa che rilascia videogiochi indie), Alex Nichiporchik, ha accusato il noto sito di key G2A di aver procurato alla sua azienda una perdita di 450′000$ tramite la vendita di key illegali a prezzi stracciati; nemmeno un euro degli incassi sarebbe finito nelle tasche degli sviluppatori di titoli come Punchclub e SpeedRunners.
G2A ha ovviamente smentito tutto, e ha sfidato tinyBuild a presentare una lista di keys irregolari in un tempo di tre giorni da ieri. Per la cronaca, il marketplace, in marzo, aveva ritirato dalla vendita più di 200 titoli tinyBuild che non rispettavano le norme sulla sicurezza del sito stesso.
La parte lesa ha richiesto la rimozione di tutti i giochi di sua proprietà dal marketplace e un rimborso adeguatamente alto; la richiesta di tinyBuild, però, sembra presentare delle falle piuttosto ampie, in quanto la perdita è stata calcolata facendo riferimento al prezzo più alto a cui sono stati venduti, mentre ora si possono trovare in bundle scontati dell’85%.
Vedremo se tinyBuild sarà in grado di presentare la lista provante le loro accuse, anche se sembra una possibilità piuttosto remota.